I principali partiti del Congresso spagnolo hanno respinto la richiesta di una commissione d’inchiesta per accertare le responsabilità del re emerito Juan Carlos I in base all’avviso di garanzia ricevuto dal Tribunale Supremo di Madrid.

L’Alta Corte spagnola, infatti, sta indagando su una probabile tangente di 40 milioni di euro che l’ex sovrano avrebbe ricevuto da un consorzio d’aziende spagnole vincitore della gara d’appalto per la costruzione di un tratto di alta velocità tra Medina e La Mecca in Arabia Saudita.

I Socialisti (PSOE), il Partito Popolare (PP) e Vox, il partito d’estrema destra di Santiago Abescal avevano ricevuto la richiesta di una commissione da Erc, la Sinistra Repubblicana Catalana e da altri partiti regionali catalani e baschi, come Unidas Podemos di Pablo Iglesias, i nazionalisti dei Paesi Baschi di PNV e EH-Bildu, i catalani di JxCat e Compromís e Más País.
Il re emerito, benché abbia perso lo scudo dell’immunità nel 2014 al moment dell’abdicazione, resta, quindi, inviolabile per i partiti di Spagna. Ma questo non impedisce alla magistratura di continuare le sue indagini sull’ex sovrano ultra ottantenne.