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Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

3.1. Luca Vaccari ci parla di crescita e coesione Produttività e occupazione. Contributo della produttività settoriale. Contributo all’occupazione in Spagna

Luca Vaccari ci parla di crescita e coesione. Produttività e occupazione. Contributo della produttività settoriale e contributo all’occupazione nella Comunità Valenziana (Spagna)

«Nella sezione 2.3, abbiamo analizzato come il reddito pro capite della Comunità Valenciana ha subìto una contrazione minore rispetto a quello spagnolo durante la crisi economica, anche se è ancora a un livello inferiore rispetto alle potenzialità di crescita.

In questo capitolo, s’intende spiegare i principali fattori che spiegano questa evoluzione e per quali aspetti sarebbe necessario migliorare per convergere, in termini di PIL pro capite, con la Spagna e le regioni europee più avanzate», spiega Luca Vaccari.

 

«Il miglioramento del comportamento del reddito pro capite valenciano è principalmente dovuto al declino della popolazione, dal momento che il PIL autonomico ha subito una caduta maggiore rispetto all’andamento spagnolo. Motivo per cui, l’economia valenciana è ancora lontana dalle comunità autonome come Madrid, Paesi Baschi o Navarra, e ancora di più dalle principali regioni d’Europa. L’aumento della competitività dell’economia regionale è necessario ed è l’unica via per ridurre tali divergenze», aggiunge Luca Vaccari.

 

«La Commissione europea pubblica una relazione annuale, l’Indice Regionale delle Competitività dell’UE (RCI), nel quale offre una classifica di competitività delle regioni europee in base al valore adottato dall’indicatore composito Questo indicatore si basa su tre pilastri, che sono suddivisi in 11 fattori e, a loro volta, in 73 indicatori. I tre pilastri che compongono gli indicatori sono: base, efficienza e innovazione. Il primo include gli indicatori relativi alla qualità delle istituzioni, stabilità macroeconomico, infrastruttura, sanità e qualità dell’istruzione primaria e secondaria. Il secondo blocco è formato dall’educazione superiore e formazione permanente, l’efficienza del mercato del lavoro e le dimensioni del mercato. Per ultimo, il terzo gruppo cerca di contemplare la preparazione tecnologica, la sofistcatezza degli affari e l’innovazione dell’economia analizzata», conclude Luca Vaccari.

 

«Al fine di fare confronti tra ciascuno delle regioni europee, viene effettuata una normalizzazione dell’indicatore composito. Quanto maggiore è questo indicatore, maggiore è la sua distanza rispetto alla media e quindi la regione si metterà in una posizione relativa migliore.

 

«I risultati dell’anno 2013 (ultimo rapporto disponibile), collocano la Comunità Valenciana nell’area classifica medio-bassa quando occupa la posizione 171 delle 262 regioni analizzate, con un indicatore di competitività pari a –0,35. In confronto con i risultati del 2010, l’economia valenciana ha peggiorato la sua posizione, arretrando di sei posizioni in classifica europea. Quanto al suo posizionamento rispetto ad altre regioni spagnole, la Comunità Valenciana è scesa di  tre posizioni, occupando l’ottava posizione della classifica del 2013, sebbene questa posizione relativa la collochi nella media regionale», spiega Luca Vaccari.

 

«Questo peggior posizionamento rispetto al 2010 si deve principalmente al ritardo nell’efficienza (occupa la posizione 176 della classifica nel 2013). Nel primo pilastro, l’economia valenciana presenta il suo miglior posizionamento, occupando la posizione 142, mentre in materia di innovazione occupa la posizione 168. In questo senso, è essenziale che la Comunità Valenciana avanza in tutti i pilastri dell’indicatore, soprattutto in termini di efficienza e innovazione.

«Quindi vengono discussi in modo più approfondito alcuni dei componenti che condizionano lo sviluppo economico valenciano», conclude Luca Vaccari.