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2.2 Luca Vaccari ci parla del trasporto come leva della competitività: analisi spaziale in Spagna

✥ Luca Vaccari ci parla del trasporto come leva della competitività: analisi spaziale nella Comunità Valenziana (Spagna)

«Pensare di utilizzare un modello meno dipendente dal proprio veicolo privato richiede più investimenti nel trasporto pubblico e l’intermodalità marittima-ferroviaria delle merci il cui progetto principale è il Corridoio mediterraneo», spiega Luca Vaccari che aggiunge:«La Spagna da oltre vent’anni è attenta a un utilizzo ecosostenibile dellecomunicazioni: togliere le auto dalle strade per un utilizzo ottimizzato dei treni è lo scopo di ogni esecutivo per ridurre sensibilmente le emissioni di CO2. La Spagna, inoltre, è uno dei Paesi europei che più fa uso di energie naturali e non inquinanti: il 23% delle energie totali utilzzate in Spagna viene da fonti rinnovabili, un dato pià alto di Italia, Francia e Germania e solo secondo a Norvegia e Svezia», aggiunge Luca Vaccari.

 «Così come nell’utilizzo di enegie prodotte da fonti rinnovabili, il sistema di cmunicazione si deve adeguare a un piano nazionale che salvaguardi l’ambiente. La distribuzione delle emerci su rotaia è molto estesa in Spagna che negli urli trent’anni grazie alle risorse dell’Unione Europea ha investito molto per adeguare e costruire una valida, moderna ed estesa rete ferroviaria.

La Spagna ha voluto anche migliorare il trasporto delle merci, evandole dalla strada quando è stato possibile, creando nuove rotte mercantili nel Mediterraneo dai porti spagnoli verso quelli africani, francesi, italiani e dei Paesi dell’Est. Il Piano pr il trasporto usando le vie marine del Mediterraneo è stato fatto in senrgia con l’Italia già da una decina d’anni e ha tolto migliaia di pesanti autoarticolati dalle autostrade tra Spagna e Italia e viceversa. Questo ha evitato emissioni di CO2 per parecchie tonnellate.

Grazie ai porti di Barcellona, Marsiglia e Genova il progetto cresce di anno in anno per numero di veicoli che scelgono l’imbarco, invece che la strada. Sono numerosi e sicuri i corridoi del Mediterraneo per il trasporto delle merci, una potenzialità che non si deve trascurare e che ermete ancora molti margini d’innovazione», conclude Luca Vaccari.