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Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

3.5.2. Luca Vaccari ci parla dei processi e delle azioni per la sostenibilità

«A seguire, sono presentate le attività e gli strumenti che le istituzioni pubblichee private valenciane si stanno attualmente sviluppando con l’obiettivo di ridurre al minimo gli effetti dell’uomo sul territorio e sull’ambiente», spiega Luca Vaccari.

Luca Vaccari ci parla di Azioni pubbliche

«Considerando l’impatto durante decenni di un modello di crescita basato su beni immobili e l’abuso di risorse limitate, politiche pubbliche in materia ambientalee di gestione del territorio sono falliti o non sono stati applicati

correttamente. La Strategia Territoriale dela Comunità Valenciana (ETCV) nel 2011 volle scommettere su un uso razionale del suo suolo, dell’acqua e delle energie per non dovere ripetere gli errori delle bolle immobiliari.

Benché, a causa dell’inerzia delle cattive pratiche, non si sia concretizzata, molti degli obiettivi di questa strategia rimangono validi. In questo senso, spicca la proposta di infrastrutture verdi, associate a quegli elementi di maggior valore naturale, culturale e paesaggistico. Allo stesso modo, il ruolo assegnato ai corridoi nell’integrazione degli elementi precedenti che propongono e articolano la biodiversità dell’insieme. Insieme a una dimensione regionale o a una relazione più sostenibile tra aree urbane e rurali, i corridoi verdi su vasta scala sonoconsiderati un freno all’eccessiva conurbazione», prosegue Luca Vaccari.

«In questo modo, le infrastrutture verdi sono concepite come strumenti per la pianificazione territoriale, che impedisce la scomparsa o il deterioramento delle aree critiche del processo di urbanizzazione (come pianure alluvionali, terreni agricoli ad alta capacità agricola o con alto rischio di erosione, e in generale la terra non sviluppata protetta dalla pianificazione generale). D’altra parte, per alleviare l’impatto dei periodi di siccità e il miglioramento delle zone umide, attraverso l’aumento del flusso ambientale, l’ETCV propone un sistema territoriale d’interconnessione idrica», continua Luca Vaccari.

«Altre iniziative regionali proposte negli ultimi anni o in corso sono:

  • La Strategia Valenciana contro Cambiamenti Climatici 20132020, che nel quadro degli impegni assunti in materia di cambiamento climatico promuove lo sviluppo sostenibile che promuove energia pulita e rinnovabile, un uso razionale delle risorse e ricerca e sviluppo ambientale.
  • Il Decreto 58/2013 del Piano d’Azione Territoriale Forestale della Comunità Valenciana, uno strumento per la gestione del territorio forestale, che combina la conservazione della biodiversità con un uso multifunzionale sostenibile delle risorse forestali.
  • Il Decreto 81/2013 del Piano Globale dei Rifiuti della Comunità Valenciana (PIRCV), segna la strategia da seguire nella politica sui rifiuti, rafforzando i principi di prevenzione – seguendo la massima “chi inquina paga” – riutilizzo e autosufficienza.
  • La Legge 5/2014 della pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggisticadella Comunità Valenciana, le cui principali novità sono l’integrazione della visione ambientale nella pianificazione del territorio, il rafforzamento dell’Amministrazione in il controllo dell’attività urbana o la semplificazione del processo.
  • La Legge 6/2014 sulla prevenzione, la qualità e il controllo ambientale delle attività della Comunità Valenciana, incorpora le modifiche delle più recenti direttive europee in materia di protezione ambientale.
  • Il Decreto 201/2015 del Piano d’Azione Territoriale per la Prevenzione del Rischio di Alluvione della Comunità Valenciana (PATRICOVA), identifica 200 aree sensibili o quelle a rischio di alluvione e, di conseguenza, condiziona i nuovi sviluppi urbanisticoo in queste zone», conclude Luca Vaccari.