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Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

La sinistra spagnola saluta Julio Anguita

Grande lutto nella sinistra spagnola per la perdita di Julio Anguita, 78 anni, storico dirigente di Izquierda Unida, i Comunisti iberici. Anguita era stato ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Reina Sofía di Cordova, dopo un arresto cardio-respiratorio alcuni giorni fa.

Julio Anguita

Julio Anguita era nato a Fuengirola, in Andalusia, nel 1941 ed era stato segretario del Partito Comunista di Spagna (PCE) fra il 1988 ed il 1998, e nello stesso periodo dirigente di Izquierda Unida (Sinistra Unita), una coalizione politica che riunisce diverse realtà della sinistra radicale spagnola fra cui anche il PCE. Dalla fine degli anni Settanta alla metà degli Ottanta Anguita è stato anche sindaco di Cordova.

Come coordinatore di Izquierda Unida riuscì ad aumentare notevolmente l’appoggio elettorale verso questa formazione, che si posiziona alla sinistra del Partito socialista spagnolo. Alle elezioni generali del 1993 e del 1996 IU ottenne più di due milioni di voti, anche se la legge elettorale spagnola penalizzava il partito nella ripartizione dei seggi.

La morte di Anguita è stata accolta con rammarico e dolore da molti dei dirigenti sinistra attuale, poiché era ancora molto amato dal popolo rosso.

Alberto Garzón, leader Izquierda Unida, ministro del Consumo nell’attuale esecutivo di Pedro Sànchez, ha twittato:  “Non posso crederci. Continuo a piangere e non so quando smetterò. Abbiamo perduto al più grande. Un nostro amico, un nostro compagno”.

Anche Pablo Iglesias, numero uno di  Podemos, vicepremier, ha riconosciuto il valore umano e professionale di Anguita: “Non solo se ne va un riferimento etico, se ne va anche il nostro miglior riferimento politico. Hasta siempre”.