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Immobili i Italia: nel secondo semestre 2019 compravendite a +5,91%. Battuta d’arresto per i mutui

È decisamente in ripresa in Italia  il mercato degli immobili nel secondo semestre 2019 con un + 5,91% dopo il +10,72% registrato nel primo semestre 2018. Lo dice il nuovo Rapporto Dati Statistici Notarili (DSN) che riporta  i dati sulle compravendite di beni immobili per il secondo semestre 2019.

Nel secondo semestre 2019 le compravendite di fabbricati sono state 344.249 rispetto alle 325.047 del primo semestre 2018.
L’88,63% dei fabbricati abitativi è stata venduto da privati, con un incremento del 4,53% per le prime case e dell’8,68% per le seconde case, mentre dalle imprese costruttrici è stato venduto il restante 11,37% ma con una crescita rilevante +7.70% per le prime case, +6,12% per le seconde.

Le agevolazioni per prima casa sono state chieste per il 60% degli acquisti: nel secondo semestre 2019 su 254.806 fabbricati abitativi è stata chiesta l’agevolazione prima casa per 154.455, confermando il trend secondo cui oltre la metà degli immobili abitativi in Italia viene acquistata con le agevolazioni prima casa.

In merito ai prezzi, secondo il Rapporto, nel secondo semestre 2019 l’aumento riguarda solo gli immobili venduti da imprese (200.000 euro rispetto ai 185.288) mentre si assiste ad una lieve diminuzione dei prezzi degli immobili venduti da privati (110.001 euro rispetto ai 113.000) e dei fabbricati strumentali (74.000 euro rispetto a 75.500 euro).
La maggior parte degli scambi riguarda immobili che rientrano nella fascia di prezzo tra 0 e 99.999 euro (pari al 43,15% cui corrisponde un +6,51% rispetto al primo semestre 2018) e tra 100.000 e 199.999 euro (pari al 38,88% cui corrisponde un aumento del +2,80% rispetto al primo semestre 2018).

In particolare i finanziamenti sui fabbricati (numericamente più significativi) risultano in calo (-0,61%) per più di 1000 operazioni su base semestrale. A livello regionale si assiste a un “rimbalzo” della Valle d’Aosta, che dopo il trend negativo degli anni scorsi fa registrare un +37,58%.
Segno positivo anche per il Friuli Venezia Giulia (+8,41%), per l’Abruzzo (+8,47%) e la Calabria (+8,58%). Per contro, trend particolarmente negativi si segnalano per il Molise (-12,74%) e la Basilicata (-16,74%). Sostanzialmente invariate Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
In calo le surroghe (-25,98%), che ormai incidono meno del 10% delle complessive operazioni di finanziamento, dato per il quale è prevista un’inversione di tendenza nell’ultima parte dell’anno.