È da due giorni che le Isole Baleari stanno accogliendo i primi 189 turisti tedeschi dopo oltre tre mesi di confinamento a causa dell’epidemia del Covid.19 che ha chiuso le frontiere agli stranieri. Spostarsi per il Paese è ancora complicato, lo steso vae per gli italiani che potranno entrare i Spagna soltanto dopo il 21 giugno (il 18 in Catalogna).
L’arrivo di un numero limitato di turisti dalla Germania è stato reso possibile da un accordo fra Spagna e Germania, con la creazione di un corridoio turistico per facilitare l’arrivo anticipato di circa diecimila turisti. In Spagna il settore del turismo è molto importante per l’economia, vale il 15% del Pil. Le ripartire posticipate stanno aggravando ulteriormente l’economia spagnola: già la scorsa Pasqua non sono arrivati quasi 15 milioni di turisti per assistere ai famosi riti pasquali. Nel 2019 la Spagna ha ottenuto il primato nel numero di visitatori: quasi 85 milioni.
La stampa spagnola ha dato molto spazio ai primi 189 turisti tedeschi arrivati alle Isole Baleari. L’apertura del corridoio (è probabile che ce ne saranno altri, qualora si posticipasse l’apertura delle frontiere), è un modo per tenere di salvare la stagione estiva partita molto male. Tra i gestori di hotel, ristoranti e spiagge vige un cauto ottimismo. Il premier Pedro Sánchez a messo a disposizione del settore dell’accoglienza una bella fetta di denaro concessa dalla Banca Centrale Europea.
Di questa dipendenza dal settore del turismo, un campo economicamente molto suscettibile e influenzabile, legato ai consumi e alla crisi, ne ha parlato Fernando Simón, Direttore del Centro di Allerta ed emergenze sanitarie del Ministero della Sanità. Simón ha acquistato fama andando in tv ogni giorno alle 12 per la lettura del bollettino dei contagi e dei decessi per l’epidemia del Covid-19.
Simón ha affermato in una conferenza stampa, mentre parlava del rischio che alcuni turisti potessero contagiare, che “magari in futuro la Spagna possa essere un Paese che vive di scienza, ma per ora vive e dipende di turismo per una percentuale molto importante”. Le parole di Simón hanno avuto seguito tra gli analisti economici che sostengono le troppe fragilità dell’economia spagnola che si basa su edilizia e turismo, due settori suscettibili e molto fragili davanti alle crisi finanziarie.