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Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

Ecco come ripartirà l’Italia

In Italia il processo di allentamento che in Spagna chiamano “hibernacíon”, congelamento, va avanti dallo scorso 9 marzo. In queste ore il premier Giuseppe Conte ha illustrato alla stampa la seconda fase che deve far ripartire l’economia e l’Italia.

La cosiddetta “Fase 2” che inizierà il prossimo 4 maggio è preceduta dai dati sull’emergenza che dimostrano, come anche in Spagna, un sostanziale calo di contagiati e di decessi. . L’allentamento sarà graduale, scaglionato in base a una lista creata dagli esperi dell’esecutivo. Ovviamente per far funzionare il tutto, c’è assolutamente bisogno della collaborazione e dell’impegno di tutti gli italiani. “Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi: non bisogna mai avvicinarsi, la distanza di sicurezza deve essere di almeno un metro”, ha ribadito Conte.

La ripartenza sarà lenta, scaglionata, per gradi. Le misure di sicurezza tante e severe. Il prezzo delle mascherine è stato imposto dal Governo a €0,50 l’una, questo per terminare settimane di speculazione da parte di sciacalli che hanno approfittato della mancanza di guanti e mascherine per speculare e arricchirsi.

Lo scaglionamento dei veri servizi permetterà, in caso che il contagio riprenda con forza, di individuare il settore più a rischio e dove si propaga con più facilità l’intenzione. Dal prossimo 4 maggio saranno permesse per la prima volte visite ai familiari (solo i “congiunti“) e ci si potrà quindi muovere con maggior libertà rispetto alle ultime settimane. Gli spostamenti però dovranno rimanere all’interno delle regioni, a meno che si sia in possesso di deroghe per salute, lavoro o comprovata necessità.

Parchi e giardini cittadini saranno riaperti e sarà permesso effettuare sport all’aperto e non in prossimità di casa.  Rimangono proibite le riunioni, gli assembramenti e l’obbligo a non uscire di casa con febbre sopra i 37,5°C.  Esclusi gli incontri sentimentali tra compagni e fidanzati.

Il presidente del Governo, Giuseppe Conte, annuncia incoerenza stampa le fasi della ripartenza dei servizi e delle industrie in Italia, assieme alle nuove regole dell’allentamento pe restituire più libertà agli italiani confinati a casa da quasi cinquanta giorni.

Bisognerà aspettare il primo giugno per a riapertura di bar e di ristoranti. Ancora vietato celebrare messe, benché le forti proteste della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) che vuole riaprire le chiese. Potranno anche riprendere gli allenamenti sportivi individuali, ma non è chiaro quando ripartirà il Campionato di Calcio. Dal 4 maggio riaprono i cantieri edili, la manifattura e il commercio all’ingrosso.

I negozi, i musei e le biblioteche porte aperte dal 18 maggio. Come detto, per i bar e i ristoranti, i settori più ha rischio, il ritorno alla semi normalità è previsto ai primi di giugno.  Il presidente del Governo Conte enunciando limiti e date, ha chiarito che le ripartente saranno condizionate dalla caduta della linea di contagi e morti. In caso che questi dati dovessero ricominciare a crescere, ci sarà una nuova stretta di vite alla circolazione delle persone e alle libertà personali.

Sotto stretta osservazione rimane la regione Lombardia,  la più colpita perché epicentro iniziale del contagio. Le autorità sanitarie temono che una riapertura troppo veloce dei servizi in Lombardia potrebbero causare una nuova epidemia.

Per quanto riguarda il settore dell’istruzione è ormai più che chiaro che scuole e università riapriranno a settembre. Data confermata dall’esecutivo: Conte chiede che tutti gli studenti vengano promossi in questo anno scolastico particolare.