Secondo un’indagine SumUp, (Gruppo Fintech International con sede a Londra) citata dal primo quotidiano italiano di economia, Il Sole 24 Ore, in Europa la migliore città dove aprire una piccola e media impresa e fare business è Valencia, capitale della Comunità Valenciana. La città spagnola batte Madrid, Barcellona, Vienna e Berlino, garantendo le migliori condizioni per lo sviluppo imprenditoriale.
E dal confronto con l’Italia, il nostro Paese ne esce molto male: soltanto al 18esimo posto della classifica, troviamo Napoli, dove grazie a un costo minore della forza lavoro e degli immobili aziendali, assieme ad alcuni incentivi per le PMI, conviene fare business. Anche sotto il profilo della pressione fiscale, che riesce a offrire alla piccola imprenditoria.
La ricerca ha preso in esame le 100 città più popolose in Europa e le ha classificate in base a quattro criteri: la quantità e il tipo di azienda; la densità in rapporto alla popolazione e alla superficie in metri quadrati del Comune; la disponibilità di immobili commerciali e i prezzi di vendita e di affitto; le sovvenzioni pubbliche, a partire dalle risorse europee per la competitività delle PMI, oltre alla pressione fiscale. In pratiche, sono state prese in considerazione le condizioni in cui operano le piccole aziende europee. E da questo si è scoperto che la Spagna è il Paese che offre il contesto migliore per lo sviluppo: come detto la città di Valencia batte tutti, comprese capitali come Madrid, Vienna e Berlino.
L’Italia resta fuori dalla top ten, poiché paga soprattutto lo scotto di prezzi alle stelle per l’affitto o la compravendita di immobili industriali, ma anche di una pressione fiscale maggiore in Europa. In Italia dopo Napoli, che occupa il miglior posto (18esimo), segue Milano (20esimo posto), Roma è al 22esimo, Torino al 23esimo. Firenze, Bologna e Bari sono invece inchiodate agli ultimi posti della classifica: tra queste il capoluogo toscano regista i prezzi più proibitivi con cifre di canoni e di prezzi esorbitanti che allontanano ogni sforzo imprenditoriale. Prezzi che penalizzano anche Roma. La capitale si aggiudica un buon punteggio per la quantità di piccole imprese, ma paga affitti altissimi.