L’hibernacíon, il congelamento di tutte le attività commerciali ed economiche di Spagna con le leggi sui difetti alla circolazione delle persone, a piedi, in auto e coi mezzi pubblici, da settimane ha ripulito l’aria delle principali città spagnole con oltre 500 mila abitanti.
Il livello dei gas inquinanti come monossido di carbonio (CO2) e azoto (NO2) che produce quella riconoscibile cortina di smog sui centri abitati a causa delle auto (e anche dei sistemi di riscaldamento che bruciano carburanti fossili) è diminuito sensibilmente sia a Madrid che a Siviglia che a Bilbao e Barcellona.
La soglia che avvisa il pericolo per l’uomo è di una decina di punti al di sotto del limite. L’aria ancora resa più pura dalle spegnimento delle caldaia, almeno nelle regioni spagnole meridionali che già da qualche settimana registrano temperature estive.
In particolare la capitale della Catalogna ha registrato dati migliori per la qualità dell’aria respirata. L’Agenzia per la Salute della Generalitat, che monitora i livelli di inquinamento atmosferico di Barcellona ha valutato l’evoluzione dei livelli di qualità dell’aria dall’attivazione del decreto legge del 14 marzo scorso che “congelava” tutte le attività in Spagna per impedire la diffusione del Covid-19.
Con le auto ferme, la drastica riduzione dei trasporti pubblici, a Barcellona è ritornato il livello dell’aria di una paio di secoli fa: monossido di carbonio e azoto sono scesi del 45% soltanto a Barcellona. E in alcuni quartieri della città catalana, in assenza di traffico di auto, come nell’Eixample (un elegante quartiere residenziale) e nei due barrios di Gràcia-Sant Gervasi: qui la riduzione è stata di quasi il 60%, secondo quanto riporta la Agencia de Salut Publica. E nel fine settimana il calo di veleni ha toccato anche il 68%, un record inarrivabile con qualsiasi regolamentazione comunale.
A Barcellona la diminuzione cumulativa dei gas nocivi, fin dallo stop del 14 marzo, è stata in media del 68% per l’azoto (NO2), del 34% per il PM10 e del 73% del black carbon, presente dei carburanti diesel.
Inoltre, il mal tempo del mese di aprile con forti venti e temporali ha permesso di spazzare via lo smog preesistente, abbassando ulteriormente i livelli a limiti inediti che possono essere ricercati soltanto agli inizi del XX secolo.