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Le previsioni sul mercato immobiliare spagnolo del 2020

Si abbasserà il prezzo delle case in Spagna nell’anno appena iniziato? Gli spagnoli dovranno affrontare un’altra bolla immobiliare? È meglio comprare ora o aspettare?

Nel 2019 i numeri del mercato immobiliare in Spagna sono diminuiti.  Negli ultimi anni le vendite e i prezzi degli immobili non si sono mai avvicinati alle cifre dei primi anni del 2000.

La crisi finanziaria mondiale ha  causato numerose frammentazioni nei mercati immobiliari locali. Anche tra città, come Barcellona e Madrid che influenzano il mercato nazionale.

I principali costruttori dell’edilizia spagnola prevedono per il 2020 la realizzazione di almeno di 150 mia appartamenti. Case che dovranno essere vendute con azioni di marketing in grado di attrarre il cliente. Una previsione molto ottimistica secondo gli analisti finanziari. Al momento, tutto indica che nel 2020 più che avvicinarsi ai risultati de 2019, ci si avvicinerà ai numeri del 2018,  quando la Spagna è tornata a costruire per la prima volta dal 2006 più di 100.000 proprietà.

Anche per il mercato degli affitti, il 2020 non sarà piacevole. I prezzi continuano ad aumentare in molte città. Sánchez e Iglesias si sono impegnati, una volta al Governo, a porre un tetto massimo ai prezzi,  una misura che non piace al settore degli affitti perché potrebbe produrre una contrazione dell’offerta.

Pertanto, il mercato immobiliare si gioca il tutto per tutto nel 2020. Il settore immobiliare deve guadagnare la capacità  di attrarre giovani e giovani coppie all’acquisto della loro prima casa.  Senza una domanda stabile  il settore soffrirà per raggiungere la produzione di 150.000 case di nuova costruzione contro le più che ottimistiche previsioni delle società immobiliari. Per cercare le risposte, diversi rappresentanti del settore immobiliare – consulenti, periti, portali, promotori e associazioni – hanno analizzato la situazione degli appartamenti nel 2020.
Secondo gli addetti ai lavori del settore immobiliare e gli analisti finanziari non c’è nessuna recessione in vista nel 2020. “Siamo molto lontani dall’entrare in un’altra crisi nel settore immobiliare“, riassume Arturo Díaz, direttore esecutivo della divisione residenziale di Savills Aguirre Newman. Per Diaz, il mercato spagnolo è ” in  una situazione di stabilità con una crescita dei prezzi più moderata e tassi di vendita più logici”.
Anche Nick Wride, direttore di Living & Alternatives di JLL, crede che: “Nessuno dei nostri studi prevede [una crisi], tuttavia apprezzeremo una crescita meno accelerata“.

Il portale immobiliare Pisos.com. crede che i prezzi di vendita degli appartamenti cresceranno in questo 2020 tra il 2% e il 4%. Gli affitti  tra il 4% e il 6%FotoCasa, portale del gruppo norvegese Adevinta, si mostra più cauto e prevede che il prezzo di vendita aumenterà in media tra l’1% e il 2%, mentre gli affitti tra il  2,5% circa e i mutui del 5%.
La APCE, Associazione dei costruttori promotori della Spagna considera che i prezzi di vendita degli immobili nel corso dell’anno aumenteranno da un minimo del 3,5% a un massimo del 5%. Moody, l’agenzia di rating crede che il mercato immobiliare spagnolo sarà l’alloggio più costoso in Europa nei prossimi dodici mesi. Le previsioni per il 2020 collocano la crescita dei prezzi di vendita intorno al 5,5%. È anche la percentuale più alta tra tutte le società e organizzazioni che hanno preparato previsioni.
Standard & Poor’s riduce la previsione di un punto e mezzo e sottolinea che gli alloggi in vendita saranno aumentati del 3,5% in Spagna nel 2020. Inoltre, ritiene che il rallentamento del mercato sarà allungato e prevede per il 2021 una crescita dei prezzi del 3%.
Bankinter nota che i prezzi di vendita delle case cresceranno tra l’1% e il 2% nei prossimi 12 mesi. Per quanto riguarda Euribor, il punto di riferimento per la maggior parte dei mutui, ritiene che rimarrà negativo e sarà compreso tra -0,27% e -0,17%.
Rafael Gil, direttore del servizio Studi di Tinsa, parla di una “evoluzione piatta” del settore in linea con la crescita economica della Spagna e con le previsioni sui salari e sul lavoro. E avverte: “Ovviamente, un comportamento diverso da questi influenzerebbe il mercato immobiliare”.
“L’attività del promotore è ciclica e, sebbene possa subire una correzione specifica, non sarà come nel 2008″, afferma David Martínez, CEO di Aedas Homes. Anche il presidente dell’Associazione dei costruttori di Spagna (APCE), Juan Antonio Gómez-Pintado, ricorda che in futuro “ci saranno crisi, che sono cicli economici naturali, ma per il momento non a breve termine”.