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Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

Atterraggio d’emergenza riuscito del Boeing 767 a Madrid

Si è concluso con un atterraggio d’emergenza il volo del Boeing 767 della compagnia canadese Air Canada che, venti minuti dopo il decollo dall’aeroporto Barajas di Madrid,  ha lanciato l’s.o.s. per problemi a un motore e lo scoppio di un ruota del carrello.

Accortosi del problema, il pilota del Boeing ha fatto rientro verso Madrid, ma avendo il serbatoio pieno e dovendo effettuare una manovra d’emergenza per atterrare, ha girato nei cieli della capitale per oltre quattro ore in modo da bruciare gran parte del carburante ed evitare esplosioni e incendi, qualora l’atterraggio non riuscisse.
L’atterraggio è avvenuto senza problemi dieci minuti prima delle nove di sera. Una liberazione per i 130 passeggeri a bordo che si sono lasciati andare a un lunghissimo applauso per i piloti e il personale do bordo.

Il volo AC837 per Toronto era decollato alle 14.30, 15 minuti dopo la riapertura dello scalo che era stato chiuso a causa della presenza di un drone nell’area. Dopo il decollo ha avuto problemi a un motore e a una ruota, quindi il comandante ha deciso di interrompere il viaggio e informare la torre di controllo chiedendo l’autorizzazione a un atterraggio di emergenza. Sebbene la pista fosse già abilitata, con tutti i servizi di emergenza necessari in casi di questo genere, l’aereo, scortato da un F18 dell’aeronautica militare, ha dovuto prima consumare quasi tutto il carburante per alleggerirsi, come previsto dai protocolli di sicurezza. E finalmente alle 19.10 il Boeing ha nuovamente toccato terra.