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Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

Venezia affonda, ma il Mose quanto è costato?

Mentre la città di Venezia conta i danni per la straordinaria ondata di maltempo e acqua alta che per una decina di giorni ha invaso le sue antiche strade con i monumenti e i palazzi storici, scoppia la polemica del perché non si sia potuta evitare questa catastrofe con l’utilizzo del Mose, il colossale sistema di barriere mobili per proteggere l’isola dall’acqua alta che, però attende ancora di essere ultimato dopo quasi tre decenni dal primo  progetto e ventenni dai primi lavori.

L’opera è stata pensata negli anni ’80, i lavori sono iniziati nel 2003: il Mose doveva essere ultimato nel 2016, ma per numerosi problemi tecnici e giudiziari, in primis il commissariamento nel 2014 del consorzio che si occupava dei lavori, hanno fatto slittare l’inaugurazione a fine 2021.

Nel frattempo, il costo complessivo dell’opera è arrivato a quasi 6 miliardi di euro. Di questi, 5.493 milioni di euro sono già stati spesi, mentre altri 221 sono stati messi in conto dallo Stato. Se si considerano tutte le opere deliberate per la salvaguardia della Laguna, faceva sapere L’Espresso, la cifra complessiva raggiunge quota 8 miliardi.

In realtà l’opera non è affatto pronta a entrare in azione: il 31 ottobre è arrivato un nuovo stop alla fase di test delle paratoie. Il Consorzio Venezia Nuova ha reso noto che è stato rinviato a un’altra data il sollevamento completo della barriera posata alla bocca di porto di Malamocco. La ragione è dovuta al riscontro, avvenuto durante i sollevamenti parziali delle dighe mobili, il 21 e 24 ottobre scorso, di alcune vibrazioni in alcuni tratti di tubazioni delle linee di scarico. Un comportamento che ha indotto i tecnici del Consorzio allo stop, in attesa di verifiche dettagliate e di interventi di soluzione del problema. I lavori, in particolare per Malamocco, non sarebbero comunque finiti: la struttura installata sarà infatti oggetto fino a tutto il 2020 di ulteriori opere di consolidamento e ripristino.