Appena un mese dopo aver venduto Air Europa a Iberia, Globalia ha concluso un accordo con Grupo Barcelo per fondere le sue attività di agenzia di viaggi, come confermato. Il sindacato è ancora in attesa di firma. Nell’accordo entra anche l’attività di agenzie di viaggio e tour operator, sia di altre divisioni come la compagnia aerea Evelop. Dalla fusione nasco un gigante del turismo con oltre mille e cinquecento agenzie in tutto il mondo. Le due società hanno già collaborato assieme in passato. Globalia ha registrato un fatturato di 3.850 milioni nel 2018 e conta 15.000 lavoratori.
A guidare l’accordo Javier Hidalgo, CEO del gruppo Globalia, e Simón Pedro Barceló, che rappresenta Barceló. La fusione, che sarà del 50%, è ancora in attesa di approvazione della commissione Borsa e produrrà un fatturato di 3.700 milioni di euro.
Nel caso di Globalia, la divisione alberghiera Be Live rimane fuori dall’accordo, assieme alle attività di assistenza a terra negli aeroporti e alla manutenzione degli aeromobili. Il Gruppo Barceló comprende Barceló Hotel Group, una catena che conta oltre 250 hotel in 22 paesi, e dalla divisione viaggi Ávoris, che ha circa 700 agenzie di viaggio in quattro continenti, diversi tour operator e persino una compagnia aerea. Alla fine del 2018 Gruppo Barceló ha fatturato 4.383,4 milioni di euro, con un profitto di 348 milioni di euro.
La fusione avviene in un momento molto delicato del settore turistico, dopo il fallimento del tour operator britannico Thomas Cook, uno dei più potenti al mondo che, da solo, portava più turisti alle Isole Canarie. Il tonfo fi Thomas Cook ha influenzato negativamente il settore, ampliandone la crisi col rischio che altre società ridurranno la presenza delle agenzie nel mondo, a favore di Internet.