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Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

Spagna, nessun reato per aver consentito i cortei dell’8 marzo: chiusa la causa contro il prefetto di Madrid

Nessun colpevole. Così il Tribunale della Catalogna ha respinto le accuse per il delegato del Governo di Madrid José Manuel Franco, imputato per un presunto reato di prevaricazione per non aver proibito le manifestazioni femministe dell’8 marzo nella capitale, ha chiuso la causa perché “non sono presenti indizi di reato”. Secondo il magistrato, il prefetto di Madrid “non aveva una conoscenza chiara, oggettiva e tecnica del rischio alla salute delle persone che comportava il corteo”.

José Manuel Franco il delegato di Madrid per i rapporti con la Catalogna finito sotto processo e poi assolto per non avere impedito le manifestazioni durante l’emergenza coronavirus.

Lo scorso 8 marzo a Madrid si tenne il consueto corteo femminista, con centinaia di migliaia di persone in piazza (molte in meno rispetto agli ultimi anni, proprio per il crescente allarme sui contagi del Covid-19). Anche in altre città spagnole ci furono manifestazioni. Il Governo di Pedro Sánchez, dopo che si era consumato con l’OMSE, non aveva ancora dichiarato lo stato di emergenza per il rischio epidemiologico. Lo avrebbe fatto soltanto il  14 marzo.

Da fine marzo  la destra spagnola ha iniziato a lanciare accuse dirette al Governo Sánchez per avere dimostrato molta negligenza nell’autorizzare i cortei femministi dell’8 marzo: questo ha causato migliaia di morti secondo dichiarazioni di alcuni politici della destra spagnola.

Alcuni esponenti del Partido Popular e di Vox hanno cercato di vincolare la propagazione dell’epidemia di coronavirus in Spagna a quei cortei, accusando il Governo di una oscura negligenza per motivi politici.

Dichiarazioni considerate strumentali dal governo e dalle sinistre. Diversi esperti hanno sottolineato che le manifestazioni dell’8 marzo hanno avuto un ruolo marginale nell’espansione dell’epidemia. Inoltre, come evidente consultando qualsiasi giornale di quel giorno, l’8 marzo si tennero numerosi eventi sportivi, con decine di migliaia di persone negli stadi di calcio, manifestazioni sportive di altro tipo, una manifestazione (al chiuso) con quasi diecimila persone del partito di ultra destra Vox, ed erano ancora funzionanti e senza restrizioni gli spostamenti in bus, treno e aereo.

Poi, i partiti di destra hanno favorito e appoggiato le mobilitazioni antigovernative iniziate a metà maggio nel quartiere madrileno di Salamanca, con ripetute violazioni delle norme di distanziamento. Infine, il Partido Popular governa comunità autonome come quella di Madrid, dove stanno emergendo gravi carenze e negligenze nella gestione sanitaria della crisi a livello regionale, come lo scandalo delle case di riposo, di cui si parlerà a lungo.

La manifestazione dell’8 marzo scorso a Madrid: gli epidemiologia accusano gli organizzatori di avere aiutato il contagio del Covid-19

Intorno ai cortei dell’8 marzo si era creato, nel mese di maggio, un ulteriore caso, dopo che la Guardia Civil aveva preparato un dossier (pieno di errori e notizie non veritiere), con l’obiettivo di accusare il delegato del governo a Madrid di negligenza per non aver proibito le manifestazioni. In sostanza, un dossier che favoriva in modo evidente la tesi della destra politica, e che veniva redatto con omissioni, errori, e senza informare in alcun modo il Ministero a cui è vincolato questo corpo della polizia spagnola.

A seguito di questo dossier, preparato senza che il ministero degli Interni ne venisse a conoscenza, il ministro Marlaska ha destituito il comandante della Guardia Civil. Una vicenda che ha reso le ultime settimane incandescenti nel mondo della politica e delle istituzioni spagnole, per le successive dimissioni del numero due e numero tre della Guardia Civil, ed accuse infuocate dei partiti della destra. Un clima che abbiamo raccontato qui.