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Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

Oggi riapre l’Italia con regole e prudenza

Il 3 giugno, il giorno dopo l’anniversario della nascita della Repubblica, l’Italia fa un altro passo avanti verso il ritorno alla normalità dopo l’epidemia del coronavirus e riapre negozi, fabbriche e aziende, ripartendo ufficialmente.

Dalla mezzanotte le frontiere con i Paesi dell’Unione Europea sono di nuovo aperte, permettendo quindi l’ingresso nel Bel Paese nello spazio Schengen, senza necessità di effettuare quarantena e senza più necessità di compilare moduli di autocertificazione.

Da oggi in Italia è possibile anche viaggiare da una regione all’altra senza permessi. Trenitalia ha attivato 80 Freccerosse, i convogli Intercity sono aumentati del 30%. Questa mattina da Milano a Firenze, Roma e Napoli le stazioni treni erano sfollate di viaggiatori. Per accedere ai Frecciarossa bisogna lasciarsi controllare la temperatura corporea: se risulta superiore a 37,5°C, non si può viaggiare.

Sul versante spagnolo, invece, la situazione è diversa. Tra comunità e province si viaggia in quelle pù attigue e con bassi contagi. Le frontiere spagnole restano chiuse almeno fino al primo luglio. A oggi possono entrare in Spagna solo cittadini spagnoli e residenti abituali che possano dimostrare una residenza dove sono obbligati a una quarantena di due settimane. È così almeno fino al primo luglio.

La chiusura delle frontiere blocca il turismo ma impedisce anche il ricongiungimento tra  familiari di famiglie miste italo-spagnole che sono rimaste separate a marzo per la sospensione degli spostamenti.