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Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

Madrid e Barcellona conquistano la Fase 1: riaprono le terrazas

Da lunedì 25 maggio la Comunità di Madrid, tutta la provincia di Barcellona e le nove province della Castiglia e León passano alla Fase 1 nel programma di ritorno alla normalità, soprannominato desescalada. Il Ministero della Salute spagnolo ha dato il consenso nel primo pomeriggio di venerdì.

Era da tempo che si attendeva questa promozione delle due comunità piò popolose e importanti di Spagna. Per tre volte il Governo regionale della regione madrilena aveva chiesto di asciare la Fase 0 che consente, tra l’altro, l’aperture di negozi, bar, ristoranti e riunioni fra familiari e amici. Finalmente i dati raccolti dal dicastero della Salute, con gli ultimi numeri sui contagi e i decessi in forte calo, hanno permesso alle autorità sanitarie di prendere questa decisione.

Nelle ultime settimane gli attriti tra l’autonomia madrilena,  amministrata da un tandem tra Partito Popolare e Ciudadanos, e il Governo centrale per il “no” al passaggio alla fase successiva, per la riapertura della regione, avevano immobilizzato il discorso politico. Il premier Pedro Sánchez riteneva poco prudente abolire i divieti per la libera circolazione degli spagnoli residenti nella Comunità di Madrid. Il Comitato tecnico-scientifico ha sottolineato come la regione ha subito più di tutti i casi di contagio e di decessi, con alcuni focolari di Covid.19. 

Il Consiglio dei Ministri di Madrid, tre settimane fa, ha deciso quattro fasi di desesclada, per riportare il Paese alla normalità entro giugno. Circa il 70% degli spagnoli lo scorso 18 maggio erano stati promossi alla Fase 1. Dal 25 maggio lo faranno altre aree della Spagna meno colpite dalla pandemia, come sei province dell’Andalusia (tranne Malaga e Granada), parte della Castiglia-La mancia (tranne Toledo, Albacete e Ciudad real), la Galizia, i Paesi Baschi, le Asturie, Cantabria, Navarra, La Rioja, Aragona, Estremadura, Murcia, Ceuta e Melilla e tre zone della Catalogna.

Nella Fase 1 si può viaggiare soltanto dentro la propria provincia e ci si può riunire in dieci persone, tra familiari e amici. In questa fase aumentano i negozi aperti.  Finora solo poche tipologie erano aperte su appuntamento, dal 25, invece,  aprono bar e ristoranti con una capienza ridotta della metà e soltanto con i tavolini all’aperto.  Riaprono le terrazas, il simbolo più autentico della movida spagnola, del divertimento, della vita all’aria aperta. Si riaprono i bar, quindi, a Madrid e Barcellona e nelle città della Castiglia e Leòn, da Salamanca a Valladolid. È permesso a chi possiede una seconda casa, lo spostamento verso di essa soltanto se si trova all’interno della medesima provincia.