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Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

L’Ibex tocca i 10 mila punti

In un giorno festivo a Wall Street, l’Ibex tocca i 10 mia punti come non faceva dal maggio del 2018. Mentre le Borse d’Europa, dopo un’iniziale salita, sono scivolate, Shangai era di rally, peggiorato dai ribassi, imposti dal governo cinese a causa del coronavirus: la misura di contenimento della Borsa cinese aiuta a digerire i picchi dell’economia giapponese.

La notizia arriva  in una giornata condizionata dalla festività di Wall Street, in occasione della celebrazione negli Stati Uniti del “Giorno dei presidenti”. Senza il riferimento del principale mercato mondiale, l’inizio della settimana in Asia è carico di notizie particolarmente rilevanti, tanto che quelle derivate dal coronavirus sono state relegate in secondo piano oggi.

Nel mezzo dell’incertezza dell’impatto sociale ed economico che sta producendo il  coronavirus, il Pil del Giappone è precipitato del doppio che si attendeva. Nell’ultimo trimestre del 2019, è sceso del 6,3% su base annua, rispetto al 3,7% previsto dagli analisti. La contrazione è la più grande degli ultimi sei anni ed è stata aggravata dagli effetti sul consumo dell’aumento dell’IVA. Il Nikkei ha risposto con un calo finale dello 0,69%.

L’entità della sorpresa negativa del PIL giapponese ha eclissato gli stimoli della vicina Cina alla Borsa di Tokyo. Al fine di mitigare l’impatto economico del coronavirus, la banca centrale cinese ha abbassato i tassi di interesse a medio termine al 3,15%, rispetto al precedente 3,25%. Gli investitori della Borsa di Shanghai hanno parcheggiato per un giorno avvisi derivati dal numero di infezioni e decessi dovuti al coronavirus e, alla fine della sessione, l’indice Shanghai Composite è salito alle stelle del 2,3%, il suo miglior giorno da allora lo scorso giugno.