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Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

In partenza le inchieste sugli anziani deceduti nelle case di cura

Il Covid-19 in Spagna ha causato oltre 26 mila morti, soprattutto nelle case di riposo per anziani. È questa fascia d’età che ha sofferto e subito la sorte peggiore in questa tremenda epidemia che ci tiene stretti nella sua morsa da quasi tre mesi.

In molte strutture i primi soccorsi, soprattutto quelli arrivati con molto ritardo, hanno trovato ottantenni morti nei loro letti o agonizzanti. Abbandonati dal personale di cura della casa di riposo che, davanti a un’epidemia così violenta e veloce, si sono fatti cogliere dal panico e dalla paura e se la sono data a gambe levate.

Non è andata meglio agli anziani che vivevano da soli, ammalati nei loro appartamenti, magari contagiati da una balia o da una visita esterna, sono morti dei Prontosoccorsi degli ospedali intasati e già in emergenza di Madrid.

È un gran lavoro per le Procure spagnole che stanno giù studiando le 143 denunce pervenute in tutta la Spagna, di cui ben 61 presentate soltanto nella Comunità di Madrid, dove è sotto inchiesta il maggior numero di case di cura e cliniche per anziani. Dovranno, quindi, essere i pubblici ministeri ad accertare se sino verificati casi di negligenza ed errori nella gestione della salute e della sicurezza di tanti anziani portati via dalla furia del virus.