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Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

Il quotidiano Abc: nel 2010 una valigia con contanti fu inviata al consolato venezuelano a Milano «destinatario Gianroberto Casaleggio»

Il quotidiano spagnolo conservatore ABC lancia un’accusa grave al Movimento 5 Stelle. «Nel 2010 Maduro versò 3,5 milioni al M5S» L’articolo è firmato dal giornalista Marcos García Rey è venuto in possesso di  documenti «secretati».

Un nuovo scandalo di finanziamenti in oro coinvolgerebbe il Movimento 5 Stelle secondo il quotidiano ABC.

Nicolás Maduro, successore Hugo Chavez,  avrebbe dato «la sua autorizzazione nel 2010 a inviare una valigia contenente 3,5 milioni di euro al consolato venezuelano a Milano per finanziare in nero il Movimento 5 stelle, partito nato nell’ottobre 2009».

L’accusa, accompagnata dalla pubblicazione di un documento classificato come «segreto» dalla direzione generale dell’intelligence militare del Venezuela. L’ambasciata venezuelana in Italia smentisce il contenuto dell’articolo. La rappresentanza diplomatica, contattata da «Agenzia Nova», fa sapere anche che «le autorità di Caracas agiranno in sede legale».

Mentre Davide Casaleggio, figlio del fondatore del M5S Gianroberto: «Tutto totalmente falso. È una fake news uscita più volte, l’ultima nel 2016. Dalle smentite ora passeremo alle querele». Anche Pablo Iglesias, fondatore di Podemos, movimento popolare di protesta nato dal basso e simile ai grillini, due anni fa fu accusato di avere ricevuto una donazione serrerete da Maduro.

Nel 2010 Nicolas Maduro, ex conducente di autobus e di Chavez, era ministro degli Esteri. Il console della delegazione diplomatica venezuelana a Milano, Gian Carlo Di Martino, sostiene il giornale spagnolo Abc, orientato verso la destra popolare, avrebbe fatto «da intermediario prima che il destinatario finale, Gianroberto Casaleggio (ideologo e fondatore del Movimento scomparso nel 2016, ndr), ricevesse il denaro in contanti».

ABC ha pubblicato il documento riservato sostenendo che Casaleggio era «promotore di un movimento rivoluzionario e anticapitalista di sinistra nella Repubblica italiana». E poi, continua ancora la ricostruzione del foglio spagnolo: «I 3,5 milioni di euro sono stati inviati “in modo sicuro e segretamente attraverso la borsa segreta”, come si legge letteralmente nel fascicolo dell’intelligence militare che Hugo Carvajal (allora capo dell’Intelligence militare), fuggitivo della giustizia dallo scorso novembre, dopo che era stata approvata la sua estradizione negli Stati Uniti». La giustizia americana lo sta indagando per crimini legati al traffico di droga e fornendo armi ai guerriglieri delle Farc colombiane.

La somma per finanziare l’M5s, aggiunge ancora Abc, proverrebbe «dai fondi riservati gestiti dall’allora ministro degli Interni e oggi vicepresidente dell’Economia, Tareck el Aissami, come si evince dal testo dell’invio pubblicato da Abc. El Aissami era ed è una delle persone nella cerchia di fiducia di Maduro».

Dietro l’episodio nella «borsa segreta» c’era una storia. «La nota dell’intelligence militare arrivò ai loro archivi perché la situazione verificatasi al Consolato di Milano aveva causato un incidente interno. Un funzionario dell’ufficio addetto militare aveva trovato la valigia con i 3,5 milioni di dollari e l’aveva portata all’attenzione di Hugo Carvajal. Quest’ultimo ha indagato sull’origine e sul motivo della spedizione, ritenendola “a posteriori” valida. Non sorprende che El Aissami e Maduro lo avessero autorizzato. La spedizione si conclude come segue: “Sono state impartite istruzioni verbali al nostro funzionario in Italia per non continuare a riferire sulla questione, che potrebbe diventare un problema diplomatico” [tra Italia e Venezuela]».
Il giornale spagnolo sottolinea poi di aver chiesto una replica su questa vicenda sia al governo venezuelano, sia al M5S senza però ricevere risposta.