La capitalizzazione di Iberdrola è aumentata a 71.377 milioni di euro. La società vale già, per la prima volta, più delle altre tre compagnie energetiche insieme: Endesa (26.956 milioni), Naturgy (23.796 milioni) e Repsol (19.615 milioni). Iberdrola, presieduto da Ignacio Sánchez Galán, è stata protagonista di un continuo rialzo in Borsa. Dal 22 gennaio il 22% è stato rivalutato. L’escalation ha luogo in piena controversia dall’analisi di cui Iberdrola è oggetto nel cosiddetto caso Villarejo.
Il caso Villarejo è seguito dal giudice Manuel García Castellón: deve chiarire il presunto ascolto illegale da parte dell’ex commissario della polizia nazionale, José Manuel Villarejo. Il caso è diviso in vènti parti; nella sezione 17, il giudice analizza il rapporto di Iberdrola con l’ex commissario. Cioè, in questa parte del caso, Iberdrola potrebbe finire per essere indagata e persino le indagini potrebbero raggiungere Galán. Ma gli investitori non sembrano solo immuni a questo processo e stanno supportando l’azienda più che mai.
Iberdrola ha pochi centesimi per raggiungere lo stock massimo raggiunto nel novembre 2007, quando ha toccò gli 11,9 euro (prezzo già scontando la scissione – suddivisione delle azioni – effettuata dal gruppo). Al contrario, le altre aziende del settore energetico mantengono rimbalzi più modesti, o stanno affondando direttamente. Repsol, che la prossima settimana annuncerà perdite storiche dovute ai massicci adeguamenti delle attività e di altri accantonamenti che farà, accumula un crollo di oltre il 10% nell’anno. Naturgia ed Endesa sono aumentate del 7% circa da gennaio. Se Iberdrola si colloca anche nel contesto dell’intero parquet in Spagna, o del contesto internazionale, l’escalation del mercato azionario è ancora più notevole.
Con lo slancio dell’anno e la ripresa di ieri, Iberdrola accede al terzo posto nel podio mondiale delle società elettriche, dopo l’americano NextEra (125.680 milioni) e l’italiana Enel (85.339,1 milioni). Iberdrola, secondo valore di Ibex, dopo Inditex (98.112 milioni), vale già più di Telefónica (33.141,4 milioni) e BBVA (34.859,7 milioni) insieme.