• (+34) 655-445-885
  • mail@lucavaccari.com
  • Lun – Ven: 9:00–18:00
  • Avda Amado Granell Mesado, 75 - 5M | 46013 - Valencia (Spagna)

Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

Dopodomani l’Europa riapre le frontiere

Bruxelles negli ultimi giorni ha trovato un accordo per riaprire parzialmente le proprie frontiere dal primo luglio, dopo quasi tre mesi di chiusura a causa della pandemia da Covid-19.

La Commissione Europea sta preparando una lista con venti Paesi Ue ch potranno riaprirete frontiere.

Pur non avendo nessuna competenza nella gestione dei confini, la Ue ha compilato una lista di una ventina di paesi con i quali saranno ripristinati voli aerei, treni e altre forme di trasporto. La lista sarà ufficializzata nelle prossime ore: una delle ultime versioni, letta e pubblicata da Politico.com, non comprende alcuni dei paesi che nelle ultime settimane hanno fatto registrare un deciso aumento nei contagi, come Stati Uniti, Russia, Brasile e India.

Al momento i paesi presenti nella lista sono 18: Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Thailandia, Serbia, Algeria, Andorra, Georgia, Montenegro, Marocco, Ruanda, San Marino, Tunisia, Uruguay e Città del Vaticano.

La Cina sarà inclusa nell’elenco soltanto se i cittadini europei saranno ammessi senza restrizioni in territorio cinese. La lista è stata compilata dopo vari negoziati sul metodo di inclusione dei vari paesi – alcuni proponevano di stabilire i criteri necessari e solo in seguito pensare ai singoli paesi; poi ha prevalso la linea di limitare la lista a 15 grandi paesi da individuare.

Il Washington Post scrive che alcuni stati del Sud Europa fra cui Grecia e Portogallo avevano insistito per aprire le frontiere al numero più alto possibile di paesi, nel tentativo di attirare turisti stranieri in tempo per la stagione estiva. I Paesi del Nord, invece, hanno ottenuto di limitare la lista a un gruppo ristretto.

La Commissione Europea, invece, aveva chiesto di aprire le frontiere a tutti i paesi balcanici che non appartengono all’Ue: alla fine i dati da Bosnia e Macedonia del Nord non sono stati ritenuti sufficientemente buoni per consentirne la riapertura delle frontiere.

Il Segretario di Stato Mike Pompeo impegnato nella diplomazia per fare in modo che più Paesi europei aprono le loro frontiere agli Stati Uniti.

I principali esclusi dalla lista sono gli Stati Uniti, alleati storici dell’Europa, ma i giornali non riportano particolari discussioni sul tema fra i paesi europei. Gli Stati Uniti rimangono il Paese più colpito al mondo dalla pandemia, e nelle ultime due settimane sono stati registrati aumenti notevoli di casi in vari stati del Sud. Nei giorni scorsi il segretario di Stato statunitense Mike Pompeo ha detto che continuerà a negoziare con i Paesi europei per la riapertura delle frontiere, spiegando che ce ne sono «almeno una dozzina» favorevoli a ripristinare i collegamenti con gli Stati Uniti , ma non ha specificato quali.