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Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

Brexit, che succederà a Gibilterra?

Alla mezzanotte di oggi è l’ora del Brexit: il Regno Unito inizia il processo, che dovrebbe durare un anno, per lasciare dopo quarantasei anni,definitivamente, l’Unione Europea.

Oltre alle questioni con Bruxelles, Londra e Madrid dovranno trovare una soluzione per regolare la frontiera tra il territorio spagnolo e Gibilterra.Per andare sulla punta d’Europa, sulla montagnetta che gli spagnoli chiamano “el Peñón”, basterebbe una semplice carta d’identità o una patente, ma dal primo febbraio potrebbe essere richiesto il passaporto.

La Rocca di Gibilterra, per i britannici è “The Rock” per gli spagnoli “el Peñón”. Fa parte dei Territori d’Oltremare del Regno Unito ed è governata dalla regina Elisabetta II

Non sono ancora molto chiari gli effetti del Brexit a Gibilterra, si sa che da domani, partirà un periodo di transizione per definire le linee guida e, soprattutto tra i residenti britannici in Spagna e i numerosi turisti spagnoli ed europei che visitano el Peñón.

Potrebbero complicarsi le cose per quei diecimila pendolari spagnoli che vivono nella zona di Campo de Gibraltar, in Andalusia, e che quotidianamente si spostano per lavoro nel ricco territorio britannico che è riconosciuto come territorio d’Oltremare del regno Unito.

Gli spagnoli dovranno esibire il passaporto, ogni giorno, per andare a lavoro nel Peñón? Quanto lunghe saranno le file che si formeranno ogni giorno alla dogana per i rafforzati controlli? Sono molti i quesiti non ancora liquidati, ma è più che sicuro che l’eventuale allungamento in frontiera dei tempi di controllo causerebbe l’aumento de costo dei prodotti alimentari nei negozi e ristoranti di Gibilterra.

I britannici nati o residenti a Gibilterra non sono mai stati a favore dell’uscita del Regno Unito dalla Ue. Nel referendum del 2016 hanno votato “no” per il 96%. Un po’ come gli scozzesi e l’Irlanda del Nord.

Poi in Spagna si allarga la preoccupazione per le conseguenze su turismo e presenza di britannici nel Paese che dovranno essere considerati extra-comunitari a tutti gli effetti. I cittadini di sua Maestà la Regina Elisabetta IIresidenti nella Piel de Toro formano la terza comunità straniera più numerosa: per una buona parte sono pensionati britannici che svernano al caldo del mare Mediterraneo da ottobre ad aprile. Bisogna poi risolvere l’importante presenza dei tanti turisti britannici che amano questa parte di fine Europa. Il fastidio per l’aumento dei controlli e dei prezzi potrebbe suggerire loro altri lidi, magari in Portogallo, Italia o Grecia.