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Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

Barcellona, gli indipendentisti bruciano la foto di re Felipe VI

Un’altra notte brava, di provocazioni, proteste e tensioni a Barcellona a opera del movimento indipendentista più radicale. Durante una concentrazione per le strade della capitale catalana, i separatisti hanno bruciato le foto di re Felipe VI assieme alla figlia e Infanta, Leonor, a pochi giorni dalle elezioni legislative di domenica 10. . E spaventano il voto spagnolo
Al rogo le foto, i vessilli della bandiera con lo stemma della Corno dei Borbon, anche le marcature, qualsiasi immagine dei reali viene bucata dalla furia dei separatisti non riconoscono la Monarchia in Catalogna. Non è certamente la prima volta che ciò accade, ma ieri lo hanno fatto davanti a lui, durante la breve visita del figlio del re benemerito Juan Carlos I. Un gesto che viene moltiplicato dai mass media attraverso tv e giornali e che comporta un brutto impatto emotivo sugli spagnoli.

I manifestanti  oltre a protestare davanti al centro fieristico di Barcellona dove il re e la regna erano stai ricevuti, hanno portato la protesta e il fragore delle pentole battute (tipica protesta catalana) anche davanti al lussuoso hotel Juan Carlos I (col nome del padre) nel  centro della città dove la famiglia reale alloggiava.

E non paghi del caos prodotto ieri sera, con alcuni atti di guerriglia durante la notte, velocemente fermati dai Mossos d’Esquadra, i separatisti hanno annunciato che sabato 9 novembre, nel giorno prima delle elezioni dedicato al silenzio e alla riflessione, col divieto di campagna stampa, torneranno nelle strade di Barcellona per manifestare.

La furia dei separatisti preoccupa già del rischio di astensionismo alla prossima tornata elettorale assieme al timore dell’avanzata dell’ultra destra di Vox e la possibilità di un nuovo bloqueodi una nuova paralisi del Parlamento per una nuovo esecutivo privo di una  maggioranza per governare.