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Un professionista che non apporta soluzioni è parte del problema.

Autostrade, si riapre lo scontro tra Pd e Movimento 5Stelle

Il caso Autostrade ritorna a bomba nel dialogo politico e porta tensione tra il Pd e il Movimento 5 stelle in un momento difficile per il premier Giuseppe Conte ancora alle prese l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. 

Si riapre così il caso Autostrade, da sempre motivo di contrasto tra il Movimento 5 stelle il Pd che da mesi non trovano una decisione comune: il dossier Autostrade continua a emergere a intermittenza. I grillini spingono per la revoca delle concessioni fin  dal giorno della tragedia del Ponte Morandi, mentre il Partito Democratico opta per un approccio più soft.

Atlantia, la società che controlla Autostrade Italia,  ha deciso di smuovere le acque passando alle vie legali, provocando un vero tsunami, probabilmente voluto. La società di fatto ha fermato gli investimenti programmati senza la garanzia dello Stato. E per i pentastellati si tratta a tutti gli effetti di un ricatto. Da qui lo scontro nella maggioranza.

La mossa di Autostrade riapre la vecchia questione mai risolta. Cancelleri (Movimento 5 stelle) attacca la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli (Pd) e infiamma le polemiche. “Aspi, quelli del crollo del ponte di Genova, che si sono macchiati delle 43 vittime, che non hanno neanche chiesto scusa, quelli lì dei Benetton, che ricattavano il Governo, se ne sono usciti con una novità. Hanno detto: se non ci fate la garanzia dello Stato per avere un prestito anche noi di qualche milIardo di euro, non facciamo gli investimenti. È la logica del ricatto”, attacca Cancelleri su Facebook.

Poi l’invito al governo: “Ebbene quello che penso e che pensa il M5s: abbiamo perso solo tempo, mi rivolgo alle altre forze di maggioranza, a Iv al Pd, stiamo perdendo tempo revochiamogli le concessioni, questa non è gente seria”. Nella fase conclusiva l’attacco alla De Micheli: “Il ministro Paola De Micheli ha questo dossier dove ha fatto insieme con Aspi una sorta di trattativa. Non lo conosce nessuno questo dossier, non lo conosce né il M5s né altre forze di governo, né Conte“. 

Il dossier La De Micheli ha ovviamente lavorato al dossier ma menzionando gli errori del concessionario probabilmente per arrivare a una revisione degli accordi che possa riequilibrare i rapporti tra Stato e concessionaria. Stando a quanto ricostruito dalla stampa e comunicato dal Mit, il dossier non sarebbe stato aperto in Consiglio dei Ministri ma è arrivato sulla scrivania del premier Giuseppe Conte. In realtà la sensazione è che ancora non ci siano le condizioni per portare in Consiglio dei Ministri un dossier delicato come quello sulle sorti di Autostrade.

La maggioranza è spaccata, Pd e M5s rischiano lo scontro e il lavoro di mediazione di Conte è più difficile che mai. Anche perché il Presidente del Consiglio non sarebbe pienamente convinto delle condizioni dell’accordo. E in tutto ciò c’è anche Italia Viva, che non sembra intenzionata a cedere il passo al Movimento 5 Stelle.